ALESSANDRO ROTA PORTA – ORNELLA LACQUA (Il Sole 24 Ore) La decontribuzione in favore delle lavoratrici madri, introdotta nel disegno di legge di bilancio 2024 si intreccia con la conferma, in questo caso solo per l’anno prossimo, dell’esonero contributivo oggi in vigore esteso a tutti i dipendenti e recentemente potenziato dal decreto lavoro (Dl 48/2023). La nuova agevolazione è, appunto, circoscritta ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato ed è pari all’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore (9,19%) indipendentemente dall’importo della retribuzione percepita ma nel limite massimo annuo di 3mila euro (250 euro al mese). L’esonero spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo, se la lavoratrice è madre di due figli (in via sperimentale), per il solo 2024, mentre si prolunga fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo…
Madri con figli, taglio extra del cuneo al 6% delle lavoratrici
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