Newsletter n° 12 – Dicembre 2020


Esonero totale contributivo per nuove assunzioni: istruzioni operative

L’articolo 6. D.L. n. 104/2020 ha previsto l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, effettuate a decorrere dall’entrata in vigore del decreto e sino al 31 dicembre 2020, di lavoratori, con esclusione dei contratti di apprendistato e di lavoro domestico. L’articolo 7 del decreto estende l’esonero di cui al citato articolo 6 alle assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali, nel medesimo arco temporale, limitatamente al periodo dei contratti stipulati e comunque sino ad un massimo di tre mesi. Con la circolare n. 133 del 24.11.2020, l’Inps fornisce le indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alle misure dell’esonero contributivo.

Risoluzione del rapporto di lavoro per accordo collettivo aziendale e accesso indennità NASpI

Con la circolare n. 111/2020, l’Istituto di previdenza fornisce indicazioni in materia di accesso all’indennità di disoccupazione NASpI nelle ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di accordo collettivo aziendale, ex art. 14, c. 3, D.L. n. 104/2020. Con il messaggio n. 4464 del 26.11.202, l’Inps fornisce chiarimenti relativamente all’ambito di applicazione della citata disposizione.

Congedo parentale fruito dal turnista in giornata festiva

L’Ufficio Legislativo del ministero del Lavoro con la nota n. 12026 del 24 novembre 2020, in risposta ad una richiesta di parere formulata da una sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha chiarito che il congedo parentale di cui agli articoli 32 e 34 del D.lgs. n. 151/2001, fruito dal lavoratore la domenica o in altro giorno festivo, deve essere indennizzato se, in base alla programmazione dei turni effettuata dal datore di lavoro, in tali giornate il dipendente avrebbe dovuto rendere la prestazione lavorativa.

INL: appalti “labour intensive”, nessuna competenza sui controlli fiscali

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la nota n. 1037 del 25 novembre 2020, con la quale ha chiarito che in caso di violazioni, disciplinate dall’articolo 17 bis del D.Lgs. n. 241/1997, non vi è alcuna competenza dell’Ispettorato né con riguardo al loro accertamento né ai fini dell’art. 17 e ss. della L. n. 689/1981.

Decide l’azienda se l’obiettivo fa scattare la detassazione

È demandato al sostituto d’imposta l’onere di verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge di Stabilità per il 2016 ai fini della detassazione dei premi di risultato. È quanto affermato dall’agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 550/2020, con la quale è tornata a pronunciarsi sulla condizione del raggiungimento di uno o più obiettivi di incremento di produttività, redditività, qualità, efficienza e/o innovazione per l’applicazione della tassazione sostitutiva del 10% sui premi di risultato.

Passaggio di appalto: base computo per il calcolo della quota d’obbligo

Con la nota 26 novembre 2020, n. 1046, l’INL fornisce un parere in merito alla modalità di individuazione della base di computo per il calcolo della quota di riserva di cui all’art. 3, L. n. 68/1999 per le imprese che subentrano in un appalto.

Lavoratore notturno: chiarimenti INL

L’Inl, con la nota 26 novembre 2020, n. 1050, ha fornito chiarimenti in ordine alla definizione del lavoratore notturno, anche in riferimento all’ambito di intervento riconosciuto in materia alla contrattazione collettiva.

Condizioni di ingresso e soggiorno di Paesi terzi nell’ambito di trasferimenti intra-societari

L’Ispettorato nazionale del lavoro, con nota n. 1057/2020, al fine di assicurare uniformità nelle attività di competenza dei propri uffici territoriali richiede massimo rigore nel controllo delle condizioni per l’ingresso e soggiorno di dirigenti, lavoratori specializzati, lavoratori in formazione di Paesi terzi nell’ambito di trasferimenti intra-societari ed evidenzia gli aspetti che richiedono un maggior controllo da parte degli ispettori nell’accertare la sussistenza delle effettive condizioni stabilite dalla legge ai fini della legittimità del distacco, come stabilito dall’articolo 27-quinquies del Dlgs 286/1998 (Testo unico sull’immigrazione), in difetto delle quali opera il diniego o la revoca del nulla osta all’ingresso o al soggiorno in Italia.

Trasformazione del contratto di apprendistato di primo livello in contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 1026 del 23 novembre 2020, ha precisato che non è possibile la trasformazione di un contratto di apprendistato di I livello in apprendistato di alta formazione e ricerca, in quanto la disciplina sul contratto di apprendistato prevede espressamente tale possibilità esclusivamente per l’apprendistato professionalizzante, delegando peraltro la contrattazione collettiva all’individuazione della durata massima complessiva dei due periodi di apprendistato.
Al contrario, non si ravvisano, in assenza di esplicite previsioni normative o contrattuali, non sussistono ragioni ostative alla successione di 2 contratti della stessa tipologia di apprendistato duale finalizzati al conseguimento di titoli di studio successivi, sempreché il piano formativo sia diverso rispetto a quello già portato a termine.

“Sì! Lombardia”, incentivi per microimprese e lavoratori autonomi

La Regione Lombardia ha varato la misura “Sì! Lombardia”, un programma che sostiene le microimprese e i lavoratori autonomi con partita IVA individuale non iscritti al Registro delle imprese, colpiti dalle restrizioni imposte dal contenimento del contagio del Covid-19. Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto una tantum a titolo di indennizzo per la situazione di disagio, senza vincolo di rendicontazione delle spese

Contratto di espansione: versamento del contributo addizionale

Niente contributo addizionale a carico delle imprese che, avendo sottoscritto un contratto di espansione, ricorrono alla Cigs per tutelare le riduzioni orarie del personale che non aderisce allo scivolo pensionistico. Lo ha reso noto l’Inps con la circolare n. 143/2020 del 9 dicembre, in cui l’Istituto, sulla scorta di un cambio di indirizzo ministeriale – peraltro, di non facile comprensione – comunica l’avvenuto superamento delle precedenti istruzioni fornite sulla materia (circ. n. 98/2020).

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