

Novità fiscali 2025, intervengono le Entrate
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 4/E del 16 maggio 2025, ha fatto il punto sulle tante novità che riguardano la tassazione delle persone fisiche. I chiarimenti si soffermano, principalmente, sulla nuova curva delle aliquote Irpef, sulle detrazioni per lavoro e per carichi di famiglia, nonché sui nuovi trattamenti integrativi e bonus per i lavoratori dipendenti. Non manca, poi, l’approfondimento sulle nuove disposizioni che riguardano specificamente i lavoratori dipendenti come introdotte decreto di riforma fiscale.


Terzo mese di congedo parentale all’80% dal 2025
Il terzo mese di congedo parentale indennizzato all’80% vale solo per i periodi fruiti dai lavoratori dipendenti a decorrere dal 1° gennaio 2025 ovvero per i figli nati/adottati/affidati dalla medesima data. Lo precisa l’Inps nella circolare 95/2025 in cui illustra le modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2025 alla disciplina del congedo parentale fruito entro il sesto anno del figlio e, in particolare, all’elevazione dal 60% all’80% dell’indennità del secondo mese e dal 30% all’80% dell’indennità del terzo mese.
Dall’Inps l’alert di superamento del massimale annuo (Gestione separata)
Con il messaggio n. 1561 del 19 maggio 2025, l’Inps comunica che, a decorrere dal mese di maggio 2025, è previsto l’invio di una comunicazione informativa ai lavoratori parasubordinati interessati, nella quale viene evidenziato che, a seguito delle denunce dei compensi erogati trasmesse con il flusso Uniemens da parte dei committenti, è stato raggiunto il massimale annuo.
I valori dei minimali assicurativi per l’anno 2025
L’Inail ha pubblicato la circolare n. 29 del 20 maggio 2025, con la quale fornisce le necessarie istruzioni per il calcolo dei premi assicurativi sulla base dei minimali di retribuzione imponibile giornaliera per l’anno 2025.
Le indicazioni riguardano i premi ordinari e i premi speciali unitari.
Detrazione per frazioni: le indicazioni AE
Per l’individuazione dei figli fiscalmente a carico, ai fini della fruizione delle detrazioni per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro, si deve fare riferimento al numero dei figli che risultano fiscalmente a carico nell’anno di sostenimento delle spese e degli oneri detraibili, tenendo conto che gli stessi rilevano anche se risultano a carico soltanto per una parte dell’anno (si pensi, per esempio, alla nascita del figlio).
Così l’Agenzia delle entrate che, con la circolare 6/E/2025, è intervenuta in tema delle detrazioni e del relativo riordino, dopo le novità introdotte dalla legge 207/2024 (legge di bilancio 2025).
Con l’attuazione della riforma fiscale, è stato previsto un generale riordino delle detrazioni con l’introduzione, dopo l’art. 16-bis del dpr 917/1986 (Tuir), l’art. 16-ter, rubricato appunto “Riordino delle detrazioni”.
Dal MIT l’elenco delle esenzioni dal rispetto dei tempi di guida e di riposo nei trasporti stradali
Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2025, il Decreto 22 aprile 2025 con l’esenzione dall’obbligo di rispetto dei tempi di guida e di riposo nel settore dei trasporti stradali e dall’obbligo di dotazione ed uso dell’apparecchio di controllo, di cui al regolamento (UE) n. 165/2014.
Stretta sulla Naspi: arriva la circolare
Con la circolare 98/2025, l’Inps ha fornito le istruzioni applicative sulla novità introdotta dalla legge 207/2024 (Bilancio 2025) in materia di indennità di disoccupazione, integrando le disposizioni di legge in via interpretativa. Il chiarimento riguarda la modifica all’articolo 3 del decreto legislativo 22/2015, destinata a incidere in modo rilevante sull’accesso alla prestazione da parte di quelle persone che, dopo essersi dimessi da un rapporto di lavoro, perdono successivamente un secondo impiego. Dal giorno delle dimissioni a quello di licenziamento, infatti, deve maturare anche 13 settimane di contribuzione per poter richiedere l’indennità di disoccupazione (la Naspi). Il nuovo requisito si applica soltanto agli eventi di disoccupazione intervenuti dal 1° gennaio e qualora, nei 12 mesi precedenti, risultino rassegnate le dimissioni.
Indicazioni dall’Inps sugli eventi di donazione sangue
L’Inps, con la circolare n. 96 del 26 maggio 2025, fornisce indicazioni per il rimborso ai datori di lavoro privati delle retribuzioni corrisposte per le giornate o le ore di riposo fruite dai lavoratori dipendenti donatori di sangue o giudicati non idonei alla donazione stessa.
Privacy: attenzione alla raccolta dei log di navigazione e dei metadati e-mail dei dipendenti
Il Garante per la protezione dei dati personali, con la newsletter del 30 maggio 2025, n. 535, ha ribadito che il datore di lavoro può raccogliere i log di navigazione e i metadati delle e-mail dei dipendenti solo a precise condizioni e con adeguate garanzie, diversamente, la raccolta illegittima porta all’applicazione di sanzioni.
Superminimo mantenuto se il lavoratore è promosso
L’ordinanza 11771/2025 della Corte di cassazione si innesta nell’annosa questione dell’assorbimento del superminimo, ossia l’eccedenza della retribuzione rispetto ai minimi tabellari, individualmente pattuito. Secondo la giurisprudenza consolidata, infatti, il superminimo è soggetto al principio generale dell’assorbimento, ad esempio a fronte dei miglioramenti retributivi previsti dalla contrattazione collettiva o in caso di passaggio del lavoratore a livelli d’inquadramento superiori. Le eccezioni al principio dell’assorbimento si possono verificare: per effetto della contrattazione collettiva, ove quest’ultima escluda l’assorbimento relativamente a determinati istituti; se l’emolumento è stato attribuito per particolari meriti del dipendente o per specifiche caratteristiche della sua prestazione lavorativa, con onere probatorio a suo carico; ove le parti abbiano diversamente stabilito nella pattuizione individuale.
Patente a punti obbligatoria anche in caso di lavoro irregolare
Il lavoro irregolare non sfugge alla patente a crediti. Va sanzionata, infatti, l’azienda che, priva di dipendenti (dunque non obbligata alla patente a crediti), abbia fatto lavorare in un cantiere un lavoratore dichiarato autonomo ma poi risultato suo dipendente (facendo scattare l’obbligo della patente a crediti): l’ispettore, pertanto, applica all’azienda anche la nuova sanzione per chi opera senza patente a crediti pari al 10% del valore dei lavori con il minimo di 6mila euro, più l’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi. Lo precisa l’Ispettorato nazionale nella nota prot. n. 964/2025.
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