ALESSANDRO ROTA PORTA (Il Sole 24 Ore) Dopo l’intervento del codice dei contratti (Dlgs 81/2015), anche il Jobs act del lavoro autonomo si è spinto sul campo delle collaborazioni coordinate e continuative: una disciplina che – nonostante le diverse correzioni – fatica a trovare un assetto definito. In particolare, la modifica riguarda la definizione di co.co.co contenuta nel Codice di procedura civile: nel testo dell’articolo 409, dopo le parole «anche se non a carattere subordinato», si inserisce questa previsione: «La collaborazione si intende coordinata quando, nel …
Il primo test sulle co.co.co arriverà dai tribunali
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