Contratti a termine: il punto dopo le indicazioni dell’Ispettorato Nazionale
Con la recente nota n. 1363/2021 l’INL ha commentato le novità apportate dal decreto sostegni-bis al Dlgs 81/2015:
a) la delega ai contratti collettivi (nazionali, territoriali e aziendali, a condizione che siano stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative) – i quali possono individuare specifiche esigenze oltre a quelle già previste dalla legge – richiede che tali esigenze siano specifiche, e quindi individuino ipotesi concrete, senza il ricorso a formule generiche;
b) tali causali previste dai contratti collettivi – che consentono di stipulare un (primo) contratto a termine di durata superiore a 12 (ma non a 24) mesi – sono ammesse fino al 30 settembre 2022, inteso come data entro la quale va formalizzato il contratto, che ben potrà prevedere una durata del rapporto che superi tale data, fermo restando il limite complessivo dei 24 mesi;
c) per quanto concerne proroghe (oltre i 12 mesi) e rinnovi (sempre), la previsione delle nuove e “specifiche” causali previste dai contratti collettivi è stata introdotta senza alcun limite temporale di scadenza.
Sgravio per assunzioni under 36 fruibile da ottobre
Con il messaggio 3389/2021, l’Inps, sciogliendo la riserva formulata nella circolare 56/2021, illustra le regole che i datori di lavoro devono seguire per la pratica fruizione dell’incentivo contributivo previsto per le assunzioni di under 36 a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, effettuate nell’anno 2021. Con il via libera dall’Inps è così possibile recuperare gli arretrati maturati a partire da gennaio.
Ticket di licenziamento, l’Inps cambia le regole
L’Inps, con la circolare 137/2021 del 17 settembre, ha allertato i datori di lavoro sugli esiti delle verifiche effettuate sui ticket di licenziamento, anticipando prossimi ricalcoli degli importi versati. In un successivo messaggio fornirà le istruzioni operative per regolarizzare gli importi versati in eccedenza (fino ad aprile 2015) e quelli versati in misura inferiore al dovuto (dal 1° maggio 2015 in poi, cioè dall’introduzione della Naspi).
Retribuzione convenzionale vietata se si fa smart working saltuario in Italia
Con l‘interpello 590/2021 l’Agenzia delle entrate si occupa delle retribuzioni convenzionali nel caso di lavoratori fiscalmente residenti in Italia che durante l’assegnazione all’estero svolgono smart working occasionalmente nel nostro Stato, a differenza di quanto avvenuto durante l’emergenza Covid.
Smartworking in Italia, il reddito estero è tassabile
Lo smart working in Italia del soggetto residente in Lussemburgo va tassato anche nel nostro Paese. Per «luogo di prestazione» dell’attività lavorativa, nell’ipotesi di smartworking o lavoro da remoto, bisogna avere riguardo al luogo dove il lavoratore dipendente è fisicamente presente quando esercita le attività per cui è remunerato. È la risposta dell’Agenzia delle entrate n. 626 del 27/9/2021.
Diritto al lavoro dei disabili: aumentano le sanzioni
In data 30 settembre scorso il ministro del Lavoro ha firmato due provvedimenti in tema di diritto al lavoro dei disabili, regolato dalla Legge 68/1999.
I Decreti riguardano, in particolare, gli articoli 5 e 15 della Legge 68 che disciplinano la parte relativa al contributo esonerativo dovuto per ciascuna unità non assunta e quella sull’aggiornamento delle sanzioni.
Con il primo provvedimento, è stato stabilito l’adeguamento a 39,21 euro dell’importo del contributo esonerativo dovuto dai “datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici, in presenza delle speciali condizioni della loro attività” per “essere parzialmente esonerati dall’obbligo di assumere l’intera percentuale di disabili prescritta, versando al Fondo regionale per l’occupazione dei disabili un contributo esonerativo per ciascuna unità non assunta per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore disabile non occupato”. Il nuovo importo del contributo decorrerà dal 1° gennaio 2022.
Il secondo Decreto ministeriale adegua le sanzioni riguardanti gli obblighi assunzionali. Pertanto, le sanzioni amministrative dovute dai datori di lavoro pubblici e privati, in caso del mancato invio “in via telematica agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti” (previsto dall’art.9, comma 6 della Legge 68/1999) sono state adeguate a 702,43 euro per il mancato adempimento degli obblighi e a 34,02 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo.
Subappalto sotto la lente dell’Ispettorato
Negli appalti pubblici ai dipendenti dalle imprese subappaltatrici devono essere riconosciuti trattamenti economici e normativi non inferiori a quelli che avrebbe riconosciuto l’appaltatore/subappaltante al proprio personale dipendente, in ragione del Ccnl dal medesimo applicato. L’eventuale inosservanza di tale norma potrà essere oggetto di “disposizione” da parte degli ispettori del lavoro: questo, in sintesi, l’indirizzo espresso dall’Inl con la nota 1507/2021.
Lombardia, terza edizione del bando SI
Le Camere di Commercio lombarde, nell’ambito del programma PID e Regione Lombardia promuovono, con la terza edizione del Bando SI4.0, lo sviluppo di soluzioni, prodotti e servizi innovativi focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali I4.0. Verrà riconosciuta particolare rilevanza a progetti che: favoriscano lo sviluppo di soluzioni digitali in risposta alla sicurezza sui luoghi di lavoro; incentivino modelli di sviluppo produttivo orientati alla qualità e alla sostenibilità con minori impatti ambientali
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