Newsletter n° 6 – Giugno 2022


Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti: le regole

Con la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del Decreto legge n. 50/2022, viene prevista una indennità una tantum per i lavoratori dipendenti (articolo 31). L’Inps è intervenuto a fornire le prime istruzioni con il messaggio 2397/2022. Queste sono le caratteristiche per l’erogazione dell’indennità:
– lavoratori dipendenti (con esclusione dei rapporti di lavoro domestico) che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero dello 0,8% sui contributi previdenziali, per almeno una mensilità,
– non titolari di un trattamento pensionistico a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione,
– non beneficiari del reddito di cittadinanza,
– l’indennità una tantum è di importo pari a 200 euro,
– l’indennità è riconosciuta in via automatica per il tramite dei datori di lavoro,
– l’erogazione dell’indennità verrà effettuata nella retribuzione del mese di luglio 2022,
– nel mese di luglio 2022, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità è compensato attraverso la denuncia UNIEMENS, secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Inps,
– l’indennità spetta una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro,
– l’indennità non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali,
– il lavoratore deve dichiarare di non essere titolare delle prestazioni di pensione e RdC.

Rapporto biennale situazione personale maschile e femminile: pubblicato il decreto

In attuazione dell’articolo 46 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, come modificato dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021, il Decreto interministeriale del 29 marzo 2022 Lavoro-Pari Opportunità definisce le modalità per la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti.
Le aziende devono redigere il rapporto esclusivamente in modalità telematica, inserendo le informazioni contenute nell’allegato A del Decreto, attraverso l’utilizzo dell’apposito portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, https://servizi.lavoro.gov.it, entro il 30 settembre 2022 (per il solo biennio 2020-2021; per tutti i successivi bienni è confermata la data del 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio).
L’applicativo informatico sarà operativo dal 23 giugno 2022.

Dall’Inail i nuovi minimi 

Rincarano i premi Inail. È dell’1,9% la rivalutazione degli importi dei limiti di retribuzione sui cui calcolare i premi dell’anno in corso, con il minimale giornaliero che passa a 49,91 rispetto a 48,98 euro degli ultimi due anni (2020 e 2021). Lo spiega l’Inail nella circolare n. 21/2022 in cui, con il placet del ministero del Lavoro, fornisce il riepilogo dei limiti, minimo e massimo, validi anche per la liquidazione delle prestazioni dell’anno corrente. Il minimale.

Convalida dimissioni: dall’Inl le note operative 

Per le lavoratrici madri ed i lavoratori padri di figli fino a tre anni di età è disponibile il modello di richiesta del colloquio online.
A seguito della cessazione del periodo emergenziale da COVID-2019, non è più utilizzabile il modello di richiesta online di convalida delle dimissioni/risoluzioni consensuali (ex art. 55, D.Lgs. 151/2001) in sostituzione del colloquio diretto della lavoratrice madre o del lavoratore padre con il funzionario dell’Ispettorato del lavoro territorialmente competente (ITL).
Tuttavia è possibile effettuare il colloquio con il personale dell’ITL anche “a distanza” attraverso la presentazione di un apposito modello di richiesta attualmente disponibile online. Quest’ultimo deve essere compilato in ogni sua parte e sottoscritto dalla lavoratrice o dal lavoratore interessato per poter accedere alla procedura da remoto in alternativa al colloquio in presenza con il funzionario incaricato.
Il nuovo modulo, compilato e sottoscritto, deve, infine, essere trasmesso al competente Ufficio (individuato in base al luogo di lavoro o di residenza del lavoratore o della lavoratrice interessati) mediante posta elettronica.
Al suddetto modulo, occorre anche allegare copia di un valido documento di identità (da esibire anche in occasione del colloquio online) e della lettera di dimissioni/risoluzione consensuale presentata al datore di lavoro, debitamente datata e firmata.
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Agenzia Entrate: redditi di lavoro dipendente e rimborso spese per l’acquisto di PC 

L’agenzia delle Entrate, con la risposta n. 294 del 24 maggio 2022, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla possibilità, da parte del datore di lavoro, di rimborsare le spese per l’acquisto di laptop/tablet e per il test d’ingresso sostenuto dai propri dipendenti appartenenti alla categoria dei “transferred employees” per la frequenza degli istituti scolastici da parte dei propri figli e se detto rimborso non concorra alla formazione del reddito ai sensi dell’articolo 51, comma 2, lettera f-bis, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Tuir).

INL: permesso di soggiorno per studio e svolgimento di attività lavorativa 

La Direzione centrale coordinamento giuridico, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), ha emanato la nota n. 1074 del 24 maggio 2022, con la quale ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla posizione di studenti extracomunitari i quali, a seguito d’ingresso nel territorio nazionale per motivi di studio, intendano svolgere attività lavorativa avvalendosi della facoltà riconosciuta dall’art. 14, comma 4, D.P.R. n. 394/1999, secondo il quale “il permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione consente, per il periodo di validità dello stesso, l’esercizio di attività lavorative subordinate per un tempo non superiore a 20 ore settimanali, anche cumulabili per cinquantadue settimane, fermo restando il limite annuale di 1.040 ore”.
In particolare, la citata disposizione non può consentire allo studente straniero di modulare lo svolgimento dell’attività lavorativa in modo tale da superare il limite delle 20 ore settimanali, seppure per un limitato periodo di tempo.

Ccnl edilizia e indicazioni in fattura  

Obbligo anche in caso di coinvolgimento di un subappaltatore o di un general contractor. Esclusione per gli imprenditori individuali. E nessuna sanzione in caso di errori in fattura, se le indicazioni compaiono nell’atto di affidamento.
L’agenzia delle Entrate, con la circolare 19/E, dà i primi chiarimenti, di concerto con il ministero del Lavoro, sul nuovo obbligo di indicare il Ccnl edile all’interno di fatture e atti di affidamento, pena la perdita dei bonus casa.
L’adempimento, che è scattato dal 27 maggio scorso per interventi al di sopra dei 70mila euro, per effetto di un emendamento alla legge di conversione del decreto Taglia prezzi (Dl 21/2022) andrà parametrato al valore dell’opera nel suo complesso, e non più soltanto alla parte di lavori edili: la prima conferma delle Entrate è questa.
Quindi, il committente che esegue opere di importo superiore a questa cifra, «è tenuto a indicare nel contratto di prestazione d’opera o di appalto (che contiene l’atto di affidamento dei lavori) che i lavori edili» sono eseguiti in applicazione dei contratti collettivi di settore, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative.

Assegni nucleo familiare, nuovi importi a partire da luglio  

Pubblicati dall’Inps (circolare 65/2022) i valori degli assegni nucleo familiare da utilizzare nel periodo 1° luglio 2022 – 30 giugno 2023, tenuto conto della variazione del costo della vita pari a + 1,9% registrato tra il 2020 e il 2021. A seguito dell’introduzione dell’assegno unico e universale, l’assegno per il nucleo familiare riguarda solo i nuclei diversi da quelli con figli e orfanili e l’Inps ha provveduto ad aggiornare solo le relative tabelle a oggi ancora utilizzabili, allegandole alla circolare.

Al via i progetti di reinserimento delle lavoratrici madri

E’ operativo il bando che permette alle imprese di ottenere contributi per il rientro nei posti di lavoro delle lavoratrici madri. L’agevolazione è concessa a valere sul progetto #RiParto – Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance.

Il ministero delle Politiche della famiglia, con l’avviso del 6 giugno 2022, ha stanziato 50 milioni per sostenere il reinserimento delle neomamme dopo l’esperienza del parto, anche attraverso l’armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia. Lo scopo viene perseguito mediante il finanziamento di progettualità proposte dalle imprese aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale.

Ricarica per auto elettriche: per l’AE rientra nel welfare aziendale

Con la Risposta 10 giugno 2022, n. 329, l’Agenzia Entrate annovera fra le misure di cui all’articolo 51, comma 2, lettera f), del TUIR il benefit della ricarica gratuita delle auto elettriche per i dipendenti.
Nel caso in esame, la suddetta iniziativa, offerta alla generalità dei dipendenti, avverrebbe attraverso la stipula di un accordo aziendale.

Esonero contributivo per turismo e terme, domande entro il 30/6

I datori di lavoro appartenenti ai settori del turismo e degli stabilimenti termali, che hanno effettuato assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, hanno tempo fino al 30 giugno per inviare all’Inps la domanda di ammissione all’esonero totale dei contributi previdenziali a loro carico, previsto dal Dl 4/2022. Lo ha reso noto l’Inps con la circolare 67/2022. Sarà cura dello Studio gestire le pratiche per i Clienti che affidano le attività Payroll.

News dallo Studio…..

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