Patente a punti, rilasciate le prime indicazioni
Il ministero del Lavoro ha messo a punto lo schema della patente a crediti in vista dell’entrata in vigore dello strumento a partire dal 1° ottobre 2024. La patente a crediti, obbligatoria per il settore edile, è stata introdotta dall’articolo 29, del decreto-legge 19/2024, convertito, con modificazioni, dalla legge 56/2024, al fine di rafforzare l’attività di contrasto al lavoro sommerso e di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In attesa del perfezionamento dell’iter di approvazione, il ministero ha fornito le slide esplicative delle nuove misure (clicca qui per visionarle)
Decontribuzione Sud fino a dicembre estesa ai contratti a termine
La proroga di decontribuzione Sud fino a dicembre 2024 riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro lo scorso mese di giugno nonché i contratti a tempo determinato stipulati entro lo stesso termine, anche se prorogati o trasformati a tempo indeterminato successivamente. La precisazione è contenuta nella circolare Inps 82/2024 che illustra le modalità di fruizione dell’agevolazione la cui proroga ha ricevuto il via libera dalla Commissione Ue lo scorso 25 giugno. Confermato, invece, come già fatto sapere dal ministero del Lavoro, che la proroga non si applica alle assunzioni effettuate da luglio in poi.
Riduzione dei contributi per le aziende del settore edile
Il Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’economia, ha emanato il Decreto Direttoriale del 16 maggio 2024, concernente la determinazione della riduzione dei contributi previdenziali ed assistenziali in favore dei datori di lavoro del settore edile.
La riduzione, prevista dall’articolo 29, comma 2, del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341, è individuata, per l’anno 2024, nella misura dell’11,50%.
Ora occorre attendere le istruzioni operative da parte dell’Inps.
Obblighi informativi semplificati per il premio al fondo pensione
La risposta dell’AE a interpello 154/2024 introduce una semplificazione in materia di obblighi informativi a carico dei dipendenti iscritti ai fondi di previdenza integrativa che destinano contribuzione aggiuntiva risultante dalla conversione di premi di produttività. Le Entrate ritengono che la comunicazione al fondo pensione da parte del datore di lavoro, dando separata evidenza contabile dei contributi ordinari e di quelli risultanti dalla conversione del premio, possa esonerare il dipendente da tale obbligo informativo.
Domande di congedi parentali, aggiornata la procedura Inps
Con l’aggiornamento del modello di domanda di congedo parentale è possibile richiedere all’Inps l’indennità maggiorata spettante per il primo e/o secondo mese. Lo ha ufficializzato l’Istituto nel messaggio 2704/2024, con cui ha comunicato che è stata aggiornata la procedura di presentazione della domanda di congedo parentale, anche a ore, o implementata dei campi dedicati alla richiesta dell’indennità maggiorata dell’80% ovvero del 60% (misura applicabile per il secondo mese a decorrere dal 2025). Con questo aggiornamento l’Inps dà piena attuazione alle istruzioni operative fornite con le circolari 45/2023 e 57/2024 per gestire l’elevazione dell’indennità di congedo parentale disposta rispettivamente dalla legge di bilancio 2023 (un mese all’80% della retribuzione) e 2024 (secondo mese all’80% per il solo 2024 e al 60% dal 2025).
Sul licenziamento per giustificato motivo oggettivo rafforzato il repechage
La vicenda in oggetto trae origine da un licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Nella fase di merito, il licenziamento veniva dichiarato legittimo e tutte le richieste del lavoratore venivano rigettate. Avverso la sentenza della Corte territoriale, il lavoratore proponeva ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione con sette diversi motivi. La Suprema Corte ha rigettato tutti i motivi ad eccezione del sesto, con il quale il ricorrente sosteneva la violazione e/o falsa applicazione degli articoli 3 e 7 della legge n. 604/1966, la violazione dei principi normativi e/o giurisprudenziali attinenti all’onore della prova e/o al mancato assolvimento dell’onere di repêchage e la violazione e/o integrale disapplicazione dell’art. 2733 c.c. nonché degli articoli 116, 228 e 229 c.p.c. Nella sua motivazione, la Corte ha ribadito che l’onere della prova in materia di repêchage grava sul datore di lavoro e che tale onere “è esteso anche alle mansioni inferiori, sicché è tenuto a provare che al momento del licenziamento non esista nessuna altra posizione lavorativa in cui possa utilmente ricollocarsi il licenziando, tenuto conto della organizzazione aziendale esistente all’epoca del licenziamento (Cass. 26 marzo 2010, n. 7381; Cass. 11 giugno 2014, n. 13112; Cass. 24 giugno 2015, n. 13116)“. Con la decisione in esame, la Corte di Cassazione ha altresì sottolineato che è possibile recedere dal rapporto di lavoro “solo ove la soluzione alternativa non venga accettata dal lavoratore” e che “in mancanza di tali condizioni, per sottrarsi all’annullamento del licenziamento il datore deve allegare e provare […] che il lavoratore non rivesta le competenze professionali richieste per l’espletamento delle stesse mansioni”. Per queste ragioni la Corte ha accolto il sesto motivo di ricorso, annullato la sentenza di secondo grado e rimesso la causa dinanzi alla Corte d’Appello pronunciando il seguente principio di diritto: “Non risulta assolto l’obbligo di repêchage ove l’atto di licenziamento per gmo risultino esistenti nell’organico aziendale mansioni inferiori, anche a termine, ed il datore non abbia effettuato alcuna offerta di demansionamento al lavoratore né comunque allegato e provato in giudizio che il lavoratore non rivesta le competenze professionali richieste per l’espletamento delle stesse mansioni“.
Cig per caldo se l’attività è sospesa dall’autorità o con almeno 35 gradi
Alle giornate in cui per metà orario verrà svolta l’attività lavorativa e per l’altra metà si utilizzerà la cassa integrazione per situazioni climatiche eccezionali, nel settore agricolo, corrisponderà una copertura contributiva ordinaria per la parte lavorata e una figurativa per quella in cui l’attività è sospesa. La precisazione è stata fornita dall’Inps nel messaggio 2735/2024 con cui vengono illustrate le novità in materia di ammortizzatori sociali introdotte dal decreto legge 63/2024. Con il messaggio 2736/2024 Inps ha, inoltre, fornito alcune indicazioni di carattere generale per la presentazione di domande di integrazione salariale per caldo. Con riferimento ai datori di lavoro che possono chiedere la Cigo o l’assegno del Fis o dei fondi di solidarietà bilaterali, l’Istituto ricorda che la sospensione dell’attività può essere dovuta o a ordinanza dell’autorità pubblica o per caldo eccessivo, con causale “evento meteo” per “temperature elevate”.
Lavoro, salvo il primo errore
Arriva la «diffida amministrativa». Permetterà di regolarizzare a costo zero le mini violazioni, quelle punite cioè con una sanzione fino a 5mila euro. Infatti, l’ispettore che in sede di verifica accerti una violazione sanabile, compiuta la prima volta in un quinquennio, diffiderà il trasgressore alla regolarizzazione entro il termine di 20 giorni. In caso di ottemperanza, non sarà dovuta alcuna sanzione. La novità, operativa per gli illeciti accertati a partire dal 2 agosto, anche se compiuti precedentemente) è introdotta dal dlgs n. 103/2024 pubblicato sulla G.u.n. 167/2024 e illustrata dall’Inl nella nota prot. n. 1357/2024.
Sostenibilità, il recepimento della direttiva CSDR UE 2022/2464
Gli obblighi di reporting relativi alla sostenibilità sociale e ambientale. È stato approvato lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Camera dei deputati n.160, 10 giugno 2024). Questa normativa prevede obblighi di reporting da parte delle grandi imprese (prima soglia 5000 dipendenti per poi scendere a 1000) alquanto dettagliati e impegnativi che si collegano ad altri interventi dell’Unione in materia di sostenibilità: dal regolamento cd tassonomia e relativo principio “do not significant harm” (DNSH) alla direttiva due diligence. Gli obblighi di reporting previsti dalla Unione si sono progressivamente ampliati dall’ ambito originariamente limitato ai temi finanziari, ad alcuni non financial reports lasciati alla discrezionalità aziendale, fino a comprendere, nell’attuale direttiva CSRD e nel decreto di recepimento, tutti gli oggetti e le implicazioni della sostenibilità in materia sia sociale sia ambientale. ATTENZIONE: appena sarà approvato il provvedimento è opportuno che vi confrontiate con i legali
Collocamento obbligatorio, esonero con PagoPa
Dal 1° ottobre entrano in vigore le nuove regole per versare tramite PagoPA il contributo esonerativo dagli obblighi di assunzione del collocamento obbligatorio per gli addetti a lavorazioni con tasso rischio Inail non inferiore al 60 per mille. A tale fine, tutti i datori di lavoro che intendano continuare a fruire dell’esonero, entro il 31 ottobre dovranno inviare di nuovo l’autocertificazione al ministero del Lavoro tramite l’apposita procedura online disponibile su Cliclavoro.
Lo prevede il decreto interministeriale Lavoro-Economia dell’11 giugno 2024, pubblicato sul sito del ministero del Lavoro il 5 agosto, che, sostituendo il decreto interministeriale del 10 marzo 2016, aggiorna le modalità di pagamento (finora tramite bonifico bancario) del contributo dovuto dai datori di lavoro che fruiscono del cosiddetto esonero autocertificato disciplinato dall’articolo 5, comma 3-bis, della legge 68/1999 unitamente agli obblighi di presentazione dell’autocertificazione a cui l’esonero è subordinato.
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