Certificazione parità di genere: domande per l’esonero 2023
I datori di lavoro che hanno conseguito la certificazione della parità di genere entro il 2023 possono presentare all’Inps la domanda per fruire del relativo esonero contributivo, utilizzando il modulo online “Sgravio par_gen_2023”. L’invio delle richieste, da effettuare attraverso il portale delle agevolazioni (ex Diresco) sarà possibile fino al 30 aprile 2024. Con il messaggio 4614/2023 l’istituto di previdenza ha fornito le istruzioni relative alla seconda annualità di riconoscimento del bonus e alcune precisazioni utili alle aziende che hanno conseguito la certificazione entro il 2022 e inoltrato la relativa richiesta.
Fringe benefit: i valori 2024
Ricordiamo che i nuovi tetti esenti per il 2024, per cui viene data la possibilità di detassare e decontribuire le liberalità (es. benefit auto, alloggio, buoni acquisto, buoni benzina) erogate ai lavoratori dipendenti, previa informativa alla RSU, dove presente, sono i seguenti:
• 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico;
• 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico.
I benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa.
Artigiani, definito lo sconto sul premio Inail 2023
Riduzione del 4,99% alle imprese assicurate da almeno un biennio e senza infortuni nel biennio precedente alla richiesta del beneficio: con decreto interministeriale 2975 del 27 ottobre 2023, adottato dal ministero del Lavoro di concerto con il ministro dell’Economia, è stata definita la riduzione applicabile ai premi assicurativi Inail per le imprese artigiane relativamente all’anno 2023. La riduzione del premio viene quindi fissata nella misura del 4,99% dell’importo del premio assicurativo dovuto per il 2023 e compete alle aziende che non hanno registrato infortuni nel biennio 2021/2022. Il riconoscimento della misura, tuttavia, non opera in via automatica, in quanto la richiesta di riduzione va presentata contestualmente all’autoliquidazione dovuto per il 2023. Sul punto è intervenuta la nota Inail del 19 dicembre 2023, n. 13166.
Dal 2024 nuovo tetto de minimis
È entrato in vigore il 1° gennaio 2024 e sarà applicabile fino al 31 dicembre 2030 il nuovo tetto massimo del regime de minimis. Si passa dai precedenti 200 mila euro di massimale ai 300 mila euro sempre in tre anni per le imprese e dagli precedenti 500 mila euro ai 750 mila euro per gli enti che forniscono Servizi d’interesse economico generale (Sgei) come i trasporti pubblici, l’assistenza sanitaria nonché i servizi che tipicamente rientrano nell’ambito dell’attività istituzionale svolta dagli enti del Terzo settore. È quanto hanno stabilito i regolamenti 2023/2831 e 2023/2832 pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, serie L del 15 dicembre 2023. Sul punto è intervenuto il messaggio Inps numero 4695/2023.
I nuovi valori delle tabelle ACI
Con il comunicato del 22 dicembre 2023 l’agenzia Entrate ha diffuso le Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli elaborate dall’ACI – Articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 314 (Provvedimento pubblicato nella G.U. 22 dicembre 2023, n. 298).
Dall’Inps i dettagli per l’incentivo al posticipo del pensionamento
L’incentivo al posticipo del pensionamento con quota 103 include anche l’eventuale 1% di contribuzione aggiuntiva a carico del lavoratore che ha una retribuzione superiore alla prima fascia. In base all’articolo 1, comma 286, della legge 197/2022, i lavoratori che maturano i requisiti per quota 103 e decidono di continuare l’attività possono scegliere di non versare la parte di contributi previdenziali a loro carico e di riceverli in busta paga. A integrazione delle istruzioni fornite con la circolare 82/2023, Inps, tramite il messaggio 4558/2023, ha precisato che l’opzione ha effetto su tutta la contribuzione Ivs dovuta dal lavoratore, incluso l’eventuale contributo aggiuntivo che scatta, sulle quote eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, a fronte di aliquote contributive inferiori al 10 per cento. Ricordiamo che la facoltà di rinuncia produce i seguenti effetti:
• il datore di lavoro è sollevato dall’obbligo di versamento contributivo della quota IVS a carico del lavoratore che ha esercitato la facoltà in parola. Resta fermo, invece, l’obbligo di versamento contributivo della quota IVS a carico del datore di lavoro. La posizione assicurativa del lavoratore dipendente, pertanto, continua a essere alimentata in relazione alla quota IVS a carico del datore di lavoro;
• gli importi corrispondenti alla quota di contribuzione IVS a carico del lavoratore – che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale, qualora non fosse stata esercitata la facoltà di rinuncia in esame – sono erogati direttamente al lavoratore dipendente con la retribuzione. Le somme così corrisposte sono imponibili ai fini fiscali ma non ai fini contributivi.
La misura in parola comporta un abbattimento totale della contribuzione IVS dovuta dal lavoratore, ivi compreso l’eventuale contributo aggiuntivo IVS.
Distacchi transnazionali, semplificata la conservazione dei documenti
L’impresa estera che distacca in Italia i lavoratori assolve all’obbligo di conservazione della documentazione di lavoro con la semplice esibizione della stessa agli organi di vigilanza che ne facciano richiesta, senza che vi sia la necessità di conservarla in loco per tutto il periodo di distacco. Inoltre, il soggetto referente designato dall’impresa distaccante per le interlocuzioni con le competenti autorità italiane non deve necessariamente essere fisicamente presente in Italia. Sarà, infatti, sufficiente la sua domiciliazione nel territorio nazionale con l’indicazione dei recapiti cui far riferimento per interlocuzioni ed eventuali notificazioni di atti. Queste le indicazioni fornite dall’Ispettorato nazionale del lavoro con nota 2401/2023, al fine di semplificare gli oneri amministrativi a carico dei prestatori di servizio che intendono distaccare il proprio personale nel territorio di Paesi Ue diversi da quello di stabilimento.
Cigs per cessazione dell’attività anche nel 2024
Con la circolare 4/2024, l’Inps fornisce ad aziende e addetti ai lavori l’ormai consueto e utile vademecum contenente un riepilogo generale delle disposizioni in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito e alle famiglie operanti nell’anno appena iniziato. Il documento, che richiama in particolare le disposizioni contenute nella legge 213/2023 (Bilancio 2024), contiene molte misure.
Tutto pronto per l’autoliquidazione premi
Al via l’operazione di autoliquidazione dei premi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: ad annunciarlo è lo stesso Inail nella nota prot. 13439 del 27 dicembre 2023 che illustra, inoltre, gli incentivi, le scadenze e le modalità di adempimento a carico dei datori di lavoro. Inoltre, con la nota 268/2024, l’Istituto ha fornito le indicazioni per i datori che optano per il pagamento in quattro rate del premio di autoliquidazione 2023-2024, indicando la misura del tasso di interesse annuo e coefficienti per il calcolo degli interessi da applicare alle rate.
Nuove funzionalità per il monitoraggio flusso Uniemens
Al via il nuovo servizio di “Consultazione e monitoraggio flussi contributivi Uniemens” progettato con lo scopo di definire una piattaforma di consultazione e monitoraggio delle denunce mensili Uniemens, dalla loro trasmissione fino all’elaborazione all’interno delle singole Gestioni previdenziali. A rendere noto il rilascio della prima versione del servizio è l’Inps con il messaggio n. 4706/2023 nel quale specifica che l’obiettivo è quello di avere un punto di accesso centralizzato in cui sia presente la visualizzazione delle diverse tipologie di informazioni veicolate tramite i flussi Uniemens.
Al via gli incentivi per l’assunzione dei percettori Sfl – Adi
L’Inps, nella circolare 111/2023, fornisce le prime indicazioni per l’applicazione dell’esonero previsto dagli articoli 10 e 12 del Dl 48/2023, in favore dei datori di lavoro privati che assumano a tempo determinato o indeterminato, o che trasformino i rapporti in tempo indeterminato, di soggetti percettori delle nuove misure sostitutive del reddito di cittadinanza in vigore dal 1° settembre 2023 (Supporto per la formazione) e dal 1° gennaio 2024 (Assegno d’inclusione).
Rilasciato il calcolatore sanzioni Inps
Con il messaggio n. 4718 del 29 dicembre 2023, l’Inps comunica che sul portale istituzionale www.inps.it è stato pubblicato un nuovo strumento – che include due servizi di simulazione – rivolto, in questa prima fase, ai datori di lavoro Uniemens e ai committenti della Gestione separata. Tali servizi consentono il calcolo delle sanzioni civili in caso di omesso o ritardato versamento dei contributi e il calcolo del piano di ammortamento, ai fini della regolarizzazione in forma rateale dei debiti contributivi in fase amministrativa.
Restyling applicativo per le visite mediche di controllo
Nell’ambito del progetto intitolato «Nuovo Sportello virtuale per il cittadino e le imprese su visite mediche di controllo», previsto dal Pnrr, l’Inps ha rilasciato un nuovo servizio per i datori di lavoro pubblici e privati. Lo ha comunicato l’Istituto con il messaggio 4710/2023 del 29 dicembre scorso.
Fringe benefit e SO: dall’Inps le istruzioni per i cessati
Con il messaggio 32/2024 l’Istituto dirama le istruzioni per la trasmissione dei dati relativi ai compensi erogati dai datori di lavoro a titolo di fringe benefit e di stock option al personale cessato dal servizio nel periodo d’imposta 2023 ai fini dell’emissione delle Certificazioni Uniche 2024
Indennità per il congedo straordinario: i chiarimenti Inps
Il congedo straordinario non taglia lo stipendio. Chi ne fruisce, infatti, ha diritto a un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione che è precedente il congedo, relativa a tutte le voci fisse e continuative, incluso il rateo di tredicesima mensilità, nonché delle altre eventuali mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi, etc. Restano esclusi solamente gli emolumenti variabili della retribuzione, quali, ad esempio, quelli collegati alla presenza al lavoro. Lo precisa l’Inps nel messaggio n. 30 del 4 gennaio 2024, a seguito di richieste di chiarimenti in merito ai criteri di calcolo del rateo di tredicesima e di quattordicesima mensilità nell’indennità.
Lavoro domestico: accordo sui minimi retributivi 2024
Il giorno 8 gennaio 2024 è stato siglato, dalla Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo, l’accordo sui nuovi minimi retributivi relativi al lavoro domestico derivanti dalla variazione del costo della vita. Gli importi retributivi aggiornati hanno decorrenza dal 1° gennaio 2024.
Collocamento dei disabili, invio del prospetto entro il 31 gennaio
I datori di lavoro soggetti al collocamento obbligatorio sono tenuti ad inviare agli uffici competenti, di norma, entro il 31 gennaio di ogni anno il prospetto informativo dal quale risultino:
1) il numero complessivo dei lavoratori dipendenti,
2) il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva,
3) i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili.
Somministrazione, gli obblighi di comunicazione alle OOSS
I datori di lavoro che ricorrono alla somministrazione devono ricordare l’obbligo della comunicazione a consuntivo ogni dodici mesi sui contratti stipulati (nr dei contratti stipulati, durata degli stessi, nr e qualifica dei lavoratori interessati). Comunicazione da inviare, di norma, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, salvo eventuale diverso limite previsto dalla contrattazione collettiva.
Nell’ipotesi di mancato o non corretto assolvimento di tale ultimo obbligo, trova applicazione la sanzione amministrativa pecuniaria pari a un importo da € 250,00 a € 1.250,00, qualora l’adempimento non sia espletato entro il 31 gennaio di ogni anno in relazione ai contratti sottoscritti l’anno precedente.