Newsletter n° 12 – Dicembre 2022


Certificazione di parità di genere, esonero contributivo per le aziende

Il ministero del Lavoro ha emanato il Decreto 20 ottobre 2022, riguardante l’esonero contributivo per le aziende private che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere e ulteriori interventi per la promozione della parità salariale di genere e della partecipazione delle donne al mercato del lavoro (in attuazione dell’art. 5, comma 2, legge n. 162/2021, e dell’art. 1, comma 138, legge n. 234/2021). In particolare, il decreto definisce:
a) i criteri e le modalità di concessione, a decorrere dall’anno 2022, dell’esonero contributivo introdotto dall’articolo 5 della legge n. 162/2021 e dall’articolo 1, comma 276, della legge n. 178/2020, come modificato dall’articolo 1, comma 138, della legge n. 234/2021, in favore delle aziende private che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere, di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 e successive modificazioni per il periodo di validità della medesima certificazione;
b) gli interventi finalizzati alla promozione della parità salariale di genere e della partecipazione delle donne al mercato del lavoro da realizzare, a decorrere dal 2022, mediante il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere del Ministero del lavoro, in attuazione dell’articolo 1, comma 276, della legge n. 178/2020, come modificato dall’articolo 1, comma 138, della legge n. 234/2021.
Le aziende interessate devono attendere la procedura Inps per poter richiedere lo sgravio.

Bonus 150 euro dall’Inps questo mese o a febbraio

Coloro che questo mese percepiscono la Naspi, la Dis-coll, la mobilità in deroga, i beneficiari di disoccupazione agricola, chi ha già beneficiato delle indennità Covid-19 (Dl 41 e 73 del 2021), i lavoratori occasionali e i venditori a domicilio, nonché tutte le altre categorie di destinatari che devono presentare domanda all’Inps, riceveranno il bonus di 150 euro, introdotto dal decreto Aiuti-ter, a febbraio 2023. I tempi così dilatati replicano quelli scelti per il bonus di 200 euro del Dl Aiuti e servono all’istituto di previdenza per verificare che le stesse persone non abbiano già ricevuto l’importo da eventuali datori di lavoro.
Questo il calendario dei pagamenti contenuto nella circolare Inps 127/2022 che contiene le regole operative della seconda una tantum messa in campo per numerose categorie di cittadini dal Governo a fronte degli aumenti del costo della vita registrati quest’anno (all’erogazione in favore dei lavoratori dipendenti è stata dedicata la circolare 116/2022).
In molti casi l’erogazione dell’indennità sarà effettuata automaticamente dall’Inps alle date già indicate. Alcune categorie di beneficiari, invece, devono presentare richiesta all’istituto di previdenza. Si tratta di: co.co.co, assegnisti, dottorandi, lavoratori a tempo determinato (anche del settore agricolo), stagionali, intermittenti, lavoratori dello spettacolo. La richiesta può essere inoltrata, entro il 31 gennaio 2023, tramite sito internet o il call center dell’Inps oppure i patronati.

Decontribuzione occupazione donne: aggiornati per il 2023 settori e professioni

Con l’emanazione del Decreto Interministeriale n. 327 del 16 novembre 2022 vengono definiti i settori e le professioni all’interno dei quali il gender gap supera del 25% la media annua d’impiego dell’anno precedente. Tale revisione è funzionale al riconoscimento, per l’anno 2023, di una riduzione del costo contributivo datoriale nei casi in cui si instauri un nuovo rapporto di lavoro con soggetti di genere femminile, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Lavoro agile, proroga allo studio per fragili e genitori di under 14

In vista della scadenza del 31 dicembre, il Governo è orientato a prorogare per il 2023 (probabilmente fino al 31 marzo) il diritto allo smart working per i lavoratori fragili e ai lavoratori con figli di meno di 14 anni. Il provvedimento dovrebbe essere inserito nell’ambito del decreto Milleproroghe (in emanazione entro fine anno) e riguarda i dipendenti del settore privato.

ANF per fondi solidarietà e FIS nel flusso Uniemens

L’Inps, con il messaggio n. 4167/2022, fornisce ai datori di lavoro le istruzioni relative alle modalità di compilazione del flusso UNIEMENS ai fini del conguaglio degli ANF e le relative istruzioni contabili.
Per la modalità di pagamento diretto della prestazione di Assegno di Integrazione Salariale erogata dal FIS e dai Fondi di solidarietà, occorre fare riferimento alle indicazioni contenute nella circolare INPS n. 62 del 14 aprile 2021 e nel messaggio n. 1320 del 23 marzo 2022.
Per l’esposizione degli ANF nei nuovi flussi telematici UNIEMENS -CIG (UNI41) e per i periodi di integrazione salariale (CIGO, CIGS , AIS) decorrenti dal 1° maggio 2022, si rinvia invece alle istruzioni fornite con il messaggio n. 2519 del 21 giugno 2022.

Domande di riesame per il bonus 200 euro in favore di alcune categorie di lavoratori 

L’Inps, con il messaggio n. 4314/2022, a seguito del completamento della prima fase di gestione centralizzata delle domande, fornisce le istruzioni per la presentazione delle istanze di eventuali riesami da parte dei richiedenti le cui domande sono state respinte per non avere superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti, nonché le indicazioni per la gestione dei medesimi.
Parliamo delle seguenti categorie di lavoratori che dovevano presentare la domanda direttamente all’INPS:
• lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del c.p.c., dottorandi e assegnisti di ricerca;
• lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
• lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
• lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA;
• lavoratori incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.

Lavoro agile, comunicazioni al 1° gennaio

Slitta dal 1° dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 il termine per inviare le comunicazioni obbligatorie di smart working secondo la modalità ordinaria prevista dell’articolo 23 della legge 81/2017 e illustrate dal Dm 149/2022. Lo ha comunicato il ministero del Lavoro attraverso una notizia pubblicata sul suo sito. Pertanto, fino al 31 dicembre 2022 anche le aziende che hanno sottoscritto accordi individuali potranno ancora utilizzare il sistema semplificato introdotto in epoca pandemica.
Viene così concesso ai datori di lavoro un ulteriore mese, rispetto alla precedente proroga che sarebbe scaduta il 30 novembre per adeguarsi alla procedura ordinaria di comunicazione individuale. Quest’ultimo slittamento, come i precedenti, dovrebbe essere dipeso dalle difficoltà tecniche di implementazione dell’annunciato servizio Rest, studiato per l’invio massivo da parte dei datori tenuti a trasmettere un numero considerevole di comunicazioni di lavoro agile. Proprio per ovviare a queste difficoltà, il Ministero con comunicato del 9 dicembre, ha anticipato che dal 15 dicembre è disponibile un nuovo sistema più semplice e veloce che consentirà di effettuare l’invio massivo attraverso un file excel, accessibile dall’applicativo web. Per scaricare i template Excel è possibile consultare l’apposita sezione Modulistica del sito istituzionale.

Conciliazione vita-lavoro e congedi parentali: sistema sanzionatorio

Sulla base delle regole comunitarie, l’ordinamento si arricchisce di nuovi precetti sanzionatori in materia di congedi parentali. L’analisi è contenuta nella nota 2414/2022 dell’Ispettorato nazionale del lavoro che fa il punto sulle novità introdotte dal Dlgs 105/2022, che a sua volta recepisce la direttiva Ue 2019/1158.

L’Inail attiva l’autoliquidazione 2022-2023 

L’Inail, con l’istruzione operativa n. 11093 del 6 dicembre 2022, comunica che il servizio online, relativo alla Comunicazione delle Basi di Calcolo per l’autoliquidazione2022/2023, è disponibile sul sito internet dell’Istituto.

Decontribuzione Sud prorogata fino al 31 dicembre 2023

Il Ministero del Lavoro ha comunicato l’approvazione da parte della Commissione europea, con decisione del 6 dicembre 2022, della richiesta di autorizzare l’estensione per ulteriori 12 mesi della durata dell’esonero contributivo per sostenere le imprese dell’Italia Meridionale. A questo punto occorre attendere il via libera operativo da parte dell’Inps.

Esonero contributo addizionale Cigs autorizzato dalla Ue fino al 2023

Con decisione C(2022) 8662 final l’Unione Europea ha confermato per tutto il 2023 l’esonero dal pagamento del contributo addizionale di cui agli articoli 5, 29 comma 8, e 33 comma 2, del decreto legislativo 148 /2015, come previsto dall’articolo 11, comma 2, del Dl 21/2022 per i datori di lavoro svolgenti le attività industriali individuate dai codici Ateco indicati nell’allegato A del medesimo Dl, che, in seguito alle difficoltà economiche derivanti dalla crisi ucraina, sospendano o riducano l’attività lavorativa nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 31 dicembre di quest’anno. Bisogna ora attendere le istruzioni gestionali dell’Inps.

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