Newsletter Flash – Novità Lavoro 2024


LE NOVITA’ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2024

Le nuove aliquote fiscali 

Nel 2024 le aliquote Irpef saranno 3:

• 23% fino a 28.000 euro
• 35% 28.000 al 50.000 euro
• 43% oltre i 50.000 euro.

Confermato il taglio del cuneo contributivo

Rifinanziato un nuovo anno di riduzione del cuneo contributivo (conferma di quanto già avvenuto nel 2023). In pratica, dalla quota di contributi a carico dei lavoratori (circa il 9% della retribuzione imponibile), saranno scontati sette punti percentuali per i lavoratori con una retribuzione fino a 25mila euro lordi e sei punti percentuali per chi guadagna da 25mila a 35mila euro lordi. La tredicesima 2024 – come già previsto dal decreto Lavoro per il taglio del cuneo in vigore quest’anno – sarà esclusa dal beneficio.

Ancora rafforzato il congedo parentale

Oltre all’incremento sino all’80% dell’indennità per il primo mese di congedo parentale facoltativo, previsto nella Legge di Bilancio 2023, viene incrementato, al 60% dell’indennità il secondo mese di congedo parentale facoltativo; per il solo 2024, spetta l’80%. I successivi mesi rimangono al 30%.
La fruizione del congedo parentale dovrà avvenire entro il sesto anno di vita del figlio (o di ingresso in famiglia, in caso di adozione o affidamento).
La disposizione si applica ai lavoratori/trici che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023.

Decontribuzione per le lavoratrici madri

Viene prevista una decontribuzione per le lavoratrici madri con 2 o più figli:

• Le lavoratrici con 2 figli, di cui almeno uno con età non superiore ai 10 anni, non pagheranno i contributi a loro carico per un anno;
• Le lavoratrici con 3 o più figli non pagheranno i contributi a loro carico fino ai 18 anni di età dell’ultimo figlio.

Lo sconto non riguarda la contribuzione a carico del datore di lavoro, che resta invariata.

Detassazione premi di produttività sempre al 5%

Confermata la detassazione dei premi di produttività collettivi (concordati con accordi sindacali di secondo livello) al 5% anche per l’anno 2024.

Fringe benefit: tetto generalizzato a 1.000 euro, 2.000 per i genitori

Soltanto per il prossimo anno viene data la possibilità di detassare e decontribuire le liberalità (es. benefit auto, alloggio, buoni acquisto, buoni benzina) erogate ai lavoratori dipendenti entro i seguenti limiti, previa informativa alla RSU, dove presente:

2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico;
1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico.

I benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa.

Turismo, detassati straordinari e lavoro notturno

Viene confermata – per il primo semestre 2024 – la misura della detassazione del lavoro notturno e festivo nel settore già introdotta dall’articolo 39-bis del decreto legge 48/2023 per il periodo 1° giugno-21 settembre 2023.
L’incentivo di natura fiscale consiste nel riconoscimento di un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte dal datore in relazione alle prestazioni di lavoro notturno o straordinario festivo prestate dal 1° gennaio al 30 giugno dell’anno prossimo.
A differenza della precedente versione, la platea dei destinatari viene estesa ai lavoratori degli esercizi di somministrazione e ristorazione, quali individuati dall’articolo 5, della legge 287/1991, che si aggiungono ai dipendenti impiegati nel comparto privato del settore turistico, ricettivo e termale.
Ai fini dell’erogazione del beneficio, il lavoratore è tenuto a presentare specifica richiesta al sostituto d’imposta, attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (articolo 47, del Dpr 445/2000), con cui attestare l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2023.

La super-deduzione sull’incremento occupazionale 

Per l’anno 2024 è prevista una “super deduzione” del costo del lavoro per chi assume lavoratori dipendenti a tempo indeterminato:

• deduzione al 120% per tutte le assunzioni;
• deduzione al 130% per le assunzioni di:
• lavoratrici madri
• giovani under 30
• percettori del Reddito di Cittadinanza
• disabili

Il bonus è condizionato all’incremento occupazionale, per il quale si dovrà fare riferimento all’anno precedente (es. anno 2023, per il 2024). Sulla differenza si applicherà la già menzionata deduzione.
Per conoscere l’esatto dettaglio della misura, si dovranno attendere le istruzioni dell’agenzia Entrate.

Le agevolazioni sulle assunzioni per il prossimo anno

Termina al 31.12.2023 la decontribuzione al 100% prevista per le donne svantaggiate (che resta nella versione ordinaria al 50%) e l’esonero contributivo in favore dei giovani under 36: per i giovani rimarrà l’agevolazione (esonero del 50% per max 3.000 euro/anno) correlata all’assunzione a tempo indeterminato di soggetti under 30 che non abbiano mai avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Non verrà neppure prorogato il bonus che nel 2023 veniva concesso per le assunzioni dei soggetti Neet under 30.

Da gennaio entrano però in vigore i nuovi sgravi per chi assume i percettori dei due nuovi strumenti che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza, vale a dire il Supporto alla formazione e al lavoro (Sfl), e l’Assegno d’inclusione (Adi).

Infine, è stata confermata la decontribuzione Sud, per ora fino al 30 giugno 2024. Sul punto è intervenuto il messaggio Inps 4695 del 28 dicembre 2023.