Newsletter n° 4 – Aprile 2024


Non imponibili (a certe condizioni) i servizi per il tragitto casa-lavoro

I servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa lavoro offerti alla generalità o categorie di dipendenti tramite un’app informatica, possono, a certe condizioni, essere ricondotti nell’alveo dei benefit individuati dall’articolo 51, comma 2, lettera f), del Tuir e dunque beneficiare della relativa detassazione. Questa, in sintesi, la conclusione cui è giunta l’agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 74/2024. L’agenzia delle Entrate sostiene che, in ossequio alla precedente prassi, i servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa¬ lavoro descritti dall’istante, compreso l’utilizzo dell’app, possono rispondere alle finalità di “utilità sociale’’ individuate dall’articolo 100, comma 1, del Tuir, e dunque rientrare nell’ambito di applicazione dell’articolo 51, comma 2, lettera f).

Rapporto biennale parità di genere: invio prorogato al 15.7 

Prorogato al prossimo 15 luglio, l’invio del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti. Dal prossimo 3 giugno sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sarà disponibile il portale telematico per la redazione del rapporto per il biennio 2022-2023. Le novità giungono dallo stesso Dicastero con una nota diffusa il 10.04.2024. Al termine della procedura informatica viene rilasciata una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto. Ricordiamo che una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta deve essere trasmessa a cura del datore di lavoro anche alle rappresentanze sindacali aziendali.

Retribuzioni convenzionali in rialzo del 2,3 per cento

Rispetto al 2023 aumentano del 2,3% le retribuzioni convenzionali per i lavoratori operanti all’estero. Gli importi per il 2024 sono stati ufficializzati dal decreto interministeriale 6 marzo 2024 (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 66 del 19 marzo). L’incremento dei valori segna un deciso rallentamento rispetto al dato dello scorso anno in cui si era registrato un balzo dell’8,1% nei confronti del 2022, evidentemente in linea con il raffreddamento delle dinamiche inflattive. Per il resto viene confermata la struttura delle tabelle in termini di settori di attività, di qualifiche lavorative e di stratificazione delle fasce di retribuzione nazionale.

Massimale Inps, verifica più facile ma senza valore

Più facile per i datori di lavoro verificare se il dipendente è soggetto al massimale contributivo (tetto oltre il quale non si pagano più contributi e non si matura più la pensione). I dati relativi agli accrediti contributivi del lavoratore, infatti, sono consultabili online attraverso il nuovo servizio Prisma. Lo ha annunciato lo stesso Inps nella circolare n. 48 del 25 marzo 2024 in cui precisa, inoltre, che riscatti, ricongiunzioni e accrediti vari prima del 1996 presso le casse professionali rilevano ai fini del massimale solo se relativi a casse privatizzate (casse, cioè, esistenti al 1996). La nuova funzione Prisma intende aiutare proprio in questo i datori di lavoro, fornendo loro le informazioni presenti nelle banche dati. L’Inps precisa che il prospetto Prisma ha esclusivamente valore informativo, per ora limitatamente al settore privato.

Carta blu Ue: emanata la circolare Lavoro-Interno

Il Decreto legislativo del 18 ottobre 2023, n. 152 (G.U. n. 256 del 2.11.2023), recependo la direttiva (UE) 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini stranieri che intendano svolgere lavori altamente qualificati in uno Stato membro Ue (c.d. Carta blu UE) ha modificato l’articolo 27-quater del Testo Unico Immigrazione (D.lgs. n. 286/98).
Con la Circolare del 28 marzo 2024, adottata congiuntamente da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell’Interno, sono state, pertanto, fornite le istruzioni operative agli Uffici territoriali coinvolti nella gestione degli ingressi in Italia di cittadini extra-UE per motivi di lavoro altamente qualificato ed indicazioni sulla procedura da seguire per la presentazione delle domande agli Sportelli Unici per l’Immigrazione da parte del datore di lavoro.
Le principali novità previste dall’articolo 27-quater, riguardano l’ampliamento della platea di lavoratori che potranno fare ingresso in Italia tramite questo canale (tra gli altri, gli stranieri che già soggiornano in Italia in qualità di lavoratori stagionali e i beneficiari di protezione internazionale) e requisiti meno stringenti previsti sui titoli richiesti (non solo titolo di istruzione superiore di livello terziario, ma in alternativa, anche qualifica professionale superiore pertinente alla professione specificata nell’offerta di lavoro), la durata del contratto di lavoro e l’importo della retribuzione annuale lorda del contratto di lavoro applicato.
Sono inoltre previste modifiche alla procedura di rilascio di nulla osta, agevolazioni per il ricongiungimento familiare e per la mobilità lavorativa dei titolari di carte blu rilasciate da altri Stati Ue, nonché forme di rafforzamento ad impiego e reimpiego di titolari di Carta blu UE, che possono esercitare attività di lavoro autonomo in parallelo ad attività subordinata qualificata e cercare un nuovo impiego in caso di disoccupazione.

No all’uso del riconoscimento facciale per controllo presenze

Il Garante per la protezione dei dati personali, nella Newsletter n. 520 del 28 marzo 2024, ha espresso parere negativo all’uso del riconoscimento facciale per il controllo delle presenze dei lavoratori.
Il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro viola la privacy dei dipendenti. Non esiste al momento alcuna norma che consenta l’uso di dati biometrici, come prevede il Regolamento, per svolgere una tale attività. Per questo motivo il Garante privacy ha sanzionato cinque società – impegnate a vario titolo presso lo stesso sito di smaltimento dei rifiuti – con sanzioni rispettivamente di 70mila, 20mila, 6mila, 5mila e 2mila euro, per aver trattato in modo illecito i dati biometrici di un numero elevato di lavoratori.

Permesso di soggiorno annuale ai nomadi digitali 

I lavoratori nomadi digitali possono richiedere un permesso di soggiorno specifico annuale, entro otto giorni dall’ingresso in Italia. Il decreto ministeriale (Interno-Lavoro-Turismo) del 29 febbraio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 aprile e in vigore da ieri, ha definito modalità e requisiti per l’ingresso e il soggiorno degli stranieri che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto, sia come collaboratore o dipendente di un’impresa, anche non residente in Italia.

Naspi e Dis-coll, cumulabilità più alta

Passa da 8.173,91 a 8.500 euro all’anno il limite di reddito da lavoro dipendente o parasubordinato compatibile con la Naspi e la Dis-coll. Con il messaggio 1414/2024, Inps ha recepito il nuovo valore derivante dalle modifiche normative introdotte con il decreto legislativo 216/2023. Qualora il beneficiario di Naspi o Dis-coll percepisca redditi di questo tipo è tenuto a comunicare all’Inps il reddito annuo presunto, affinché le prestazioni di disoccupazione vengano ridotte secondo quanto previsto dal Dlgs 22/2015.

 

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